CREDITO
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Impieghi, depositi e sofferenze per settore in provincia di Asti al 30/09/2004
Dalla rilevazione condotta dalla Banca d´Italia sugli istituti di credito locali risulta, alla data del 30 settembre 2004, un ammontare dei depositi di 2.067.285.000 euro, valore in aumento rispetto a quello risultante alla stessa data dello scorso anno (2.021.850.000 euro), ma che evidenzia una flessione del 1,7% rispetto alla precedente rilevazione del 30 giugno 2004. Il 79% dei depositi proviene dalle famiglie consumatrici e dalle istituzioni no profit; questa categoria mantiene una consistenza pressoché stabile rispetto ad un anno fa, ma lievemente più contenuta nel confronto con il trimestre precedente. Dalle imprese e dalle attività produttive familiari deriva il 19% dei depositi il cui ammontare evidenzia un aumento del 12% rispetto al 30/09/2003 e una contrazione del 4,8% nei confronti del 30/06/2004.
I finanziamenti concessi dal sistema bancario sono ammontati, alla data in esame, a 2.946.992.000 euro, il 10,3% in più nell´arco di un anno e il 2% in più nell´ultimo trimestre considerato. L´aumento della richiesta di credito è stato generalizzato:
- per le famiglie e le istituzioni no profit risultano finanziamenti per 1.022.970.000 euro, il 34,7% del totale, con variazioni positive del 14,2% su base annua e del 3,1% a livello trimestrale,
- il settore terziario ha ottenuto finanziamenti per 639.851.000 euro, il 21,7% del totale, importo superiore del 21,7% rispetto al 30/09/2003 e del 10,4% sul 30/06/2004,
- per le attività industriali, con un accesso al credito di 548.212.000 euro, il 18,8% del totale, si rileva invece una riduzione sia relativamente agli ultimi tre mesi (-7,5%), sia nei confronti di un anno fa (-5,2%),
- per le costruzioni edili e le opere pubbliche il ricorso al credito ha raggiunto quota 164.496.000 euro (5,6% del totale), il 13% in più di quello rilevato al 30/09/03.
In totale, in provincia di Asti, risultano in sofferenza 149.224.000 euro, pari al 5% degli impieghi. Il 28,8% delle sofferenze si riferisce alle famiglie ed alle istituzioni no profit ed ha fatto rilevare, a distanza di un anno, un aumento del 4,8%. Dal lato imprese la situazione appare più pesante con aumenti delle sofferenze, rispetto alla stessa data dell´anno precedente, del 20,9% per l´industria e del 5,1% per il terziario. In controtendenza si segnala una riduzione delle sofferenze per l´edilizia pari al 10,4% su base annua e del 2% su base trimestrale.
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