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Versione solo testo - Camera di commercio di Asti, 18 aprile 2024
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Artigianato



Asti, 18 aprile 2024
Ultimo aggiornamento: 22.12.2005



Analisi economica provinciale



ARTIGIANATO

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Consistenza, movimento anagrafico e forma giuridica delle imprese artigiane iscritte all'Albo Artigiani

Sono 7.006 le imprese artigiane insediate nella provincia di Asti al 30 settembre 2005, l'1,2% in più della stessa data dell'anno precedente.
All'Albo Artigiani della Camera di Commercio di Asti, nel periodo luglio-settembre 2005, si sono iscritte 98 nuove imprese, a fronte di 86 cancellazioni; il saldo attivo si è pertanto limitato a 12 unità. Tale dinamica, messa in raffronto con l'analogo periodo dello scorso anno, evidenzia un minor numero di iscrizioni ed un maggior numero di cancellazioni, con una conseguente decelerazione del tasso di aumento delle imprese.
Sulla base della forma giuridica si osserva un aumento dell'1,5% delle ditte individuali e del 28% delle società di capitale (+ 20 imprese) che va a compensare la flessione delle società di persone (-0,7%) e delle cooperative, scese da 15 a 7 imprese.
Per tipologia di attività si confermano le tendenze già rilevate in precedenza, sia di aumento delle imprese edili (+3,3%) e dei servizi (+1,2%), sia di flessione delle imprese di trasporto (-1,8%) e delle officine di riparazione (-2%). Il comparto manifatturiero, che costituisce il 27,5% delle imprese artigiane con 1.930 unità, mantiene, nel suo insieme, pressoché stabile la consistenza numerica ma fa rilevare dinamiche divergenti nello specifico delle produzioni. In particolare perde peso l'apparato di subfornitura per l'indotto auto: diminuiscono infatti le attività connesse ai mezzi di trasporto (-9%) e la produzione di macchinari ed apparecchi meccanici (-6,2%), nel contempo aumenta il numero delle imprese di produzione di generi alimentari (+3,2%) e del tessile-abbigliamento (+2,4%).
Dall'analisi dei saldi risulta evidente che, scorporando dal saldo totale l'incremento delle imprese edili, risulterebbe una dinamica negativa del numero delle imprese. La piazza di Asti fa ancora rilevare una forte richiesta di professionalità da parte del settore edile sotto forma di lavoro autonomo piuttosto che di lavoro dipendente.
La rilevazione previsionale condotta da Confartigianato Piemonte mette in evidenza un modesto recupero di fiducia da parte delle aziende artigiane manifestato sia dalla stazionarietà dei livelli produttivi sia da un lieve miglioramento della propensione ad investire. Anche nell'acquisizione di nuovi ordini si registra, pur nella negatività, un lieve miglioramento del saldo tra gli imprenditori che prevedono una flessione e quelli che dichiarano un aumento. Le difficoltà del mercato sono notevoli soprattutto sotto l'aspetto finanziario e a conferma di ciò gli operatori denunciano un andamento degli incassi che fa rilevare un aumento dei ritardi stimati.
Diminuisce la propensione ad assumere; da parte degli operatori si intravede un incremento dell'occupazione dall'avvio della sperimentazione del nuovo modello di apprendistato professionalizzante.
I timori provengono anche dalla sensibile riduzione delle risorse previste dal bilancio regionale per il comparto artigiano. Gli imprenditori ritengono determinante, in un'ottica di rilancio del sistema produttivo, il finanziamento di misure di sostegno e di interventi infrastrutturali a beneficio delle piccole e medie imprese.



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