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SCENARI DI SVILUPPO DELLE ECONOMIE LOCALI
Comunicato stampa dell'Unione Italiana delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura
Pil Italia a +1,5% nel 2006 Lombardia, Emilia Romagna e Basilicata in prima fila all'inseguimento della ripresa economica. Il rilancio atteso grazie alla spinta del commercio estero e degli investimenti. Nel 2005 (+0,2%) tutta la crescita spiegata dai consumi delle famiglie.
Roma, 7 Dicembre 2005 - Saranno il commercio estero (+3,0%) e gli investimenti (+2,3%) a dare la spinta al sistema-Italia per agganciare la ripresa nel 2006. Stabili rispetto al 2005 i consumi delle famiglie (+1,1% a fronte dell'1,0% che si registrerà alla fine dell'anno in corso), mentre sarà in lieve recupero l'occupazione (+0,6% contro +0,4% nel 2005).
Questo, in sintesi, il quadro di previsione per il 2006 contenuto negli Scenari delle economie locali, elaborati dal Centro Studi di Unioncamere con la collaborazione dei ricercatori di Prometeia. A livello nazionale, la crescita del reddito prevista nei prossimi dodici mesi si attesterà all'1,5%, un'accelerazione cui contribuiranno in misura più sostenuta la Lombardia, l'Emilia Romagna e la Basilicata (tutte con previsione di +1,8% del PIL), seguite da Campania (+1,7%), Friuli Venezia Giulia e Toscana (+1,6%). In piena media nazionale Veneto e Puglia (+1,5%).
Per quanto riguarda l'anno che sta per concludersi, il 2005 si chiuderà con un incremento del Pil pari a +0,2% in particolare grazie alla dinamica della domanda interna (+0,6%) e, in particolare, ai consumi delle famiglie (+1,0%). In linea con l'andamento del PIL, invece, le esportazioni (+0,2%), mentre negativi risultano gli investimenti fissi lordi (-1,0%), con una crescita degli investimenti in costruzioni (+1,3%) che non compensa la marcata contrazione degli investimenti in macchinari ed impianti (-2,7%).
LE DINAMICHE DEI PRINCIPALI INDICATORI A LIVELLO TERRITORIALE
Prodotto Interno Lordo - Nel 2006, le due ripartizioni del Nord registreranno un incremento del Pil sopra la media nazionale (+1,6%). Poco al di sotto si posizionerà il Mezzogiorno (+1,4%), seguito dal Centro (+1,3%). A livello regionale, la crescita più consistente del Pil è rappresentata dal +1,8% della Lombardia, Emilia Romagna e Basilicata, seguiti dalla Campania (+1,7%), Friuli Venezia Giulia (+1,6%) Veneto e Puglia (+1,5%). Le dinamiche più contenute, sotto l'1,0%, si prevedono invece in Molise (+0,9%), Marche (+0,8%), Trentino Alto Adige (+0,7%), Abruzzo e Val d'Aosta (+0,6%).
Esportazioni - Dopo un 2005 a crescita ridotta (+0,2%), il 2006 dovrebbe registrare una sostanziale ripresa dell'export italiano. A +3,0% si attesta la media nazionale, con il Nord-Ovest (+3,4%) ed il Centro (+3,2%) a fare da battistrada. Nord Est e Mezzogiorno (rispettivamente +2,5% e +2,6%) avranno un andamento meno brillante. A livello regionale, sono da segnalare i dati sopra la media del Molise (+3,9%), Puglia (+3,8%), Piemonte (+3,6%), Lombardia, Toscana e Lazio (+3,4%), Sicilia e Sardegna (+3,3%) e Calabria e Campania (+3,1%). Basilicata (-4,3%), Abruzzo (+0,7%) e Val d'Aosta (+0,9%) le regioni con i tassi di crescita meno significativi.
Spese per consumi delle famiglie - La crescita dei consumi delle famiglie nel 2006 si attesterà all'1,1%, valore analogo a quanto dovrebbe registrarsi per il 2005 (+1,0%). Centro e Nord-Est presenteranno un incremento rispettivamente dell'1,3% e dell'1,2%, il Mezzogiorno è in linea con la media nazionale (+1,1%), mentre il Nord Ovest dovrebbe attestarsi poco al di sotto (+0,9%). A livello regionale, una crescita superiore o uguale all'1% per il prossimo anno dovrebbe coinvolgere quasi tutte le Regioni di Italia, ad eccezione del Piemonte e della Liguria (+0,8%), Lombardia, Molise e Campania (+0,9%). Le dinamiche migliori interesseranno la Val d'Aosta (+1,8%), Trentino Alto Adige, Sardegna e Abruzzo (+1,5%), seguite da Friuli Venezia Giulia, Lazio e Basilicata (+1,4%).
Investimenti in costruzioni - Rispetto al dato previsto per il 2005 (+1,3%) per il prossimo anno si prevede un'accelerazione che porterà la crescita al 2,0%, favorita in particolare dall'andamento del Nord Est (+3,1%) e dal Mezzogiorno (+2,1%), mentre le altre ripartizioni si posizioneranno al di sotto della media nazionale. Tra le regioni più dinamiche il Veneto (+7,0%) la Campania (+4,7%), la Basilicata (+4,0%), la Calabria (+3,0%) e la Toscana (+2,9%), mentre andamenti più deludenti si registreranno in Trentino Alto Adige (-3,1%), Marche (-2,1%), Sardegna (-1,1%) Liguria e Molise (-0,8%).
Investimenti in macchinari ed impianti - Nel 2006 è attesa una significativa ripresa degli investimenti fissi lordi in macchinari ed impianti (+2,5%) a fronte della battuta d'arresto con cui si chiuderà il 2005 (-2,7%) dovuta principalmente alla dinamica del Mezzogiorno (+4,8%) e dal Nord Est e Centro (+2,8%). Più contenuta, invece, la crescita nel Nord Ovest (+0,6%). A livello regionale tutte le regioni del Centro e del Mezzogiorno registreranno una crescita oltre il 4,0%, ad eccezione del Lazio (+1,5%) e dell'Umbria (+3,9%). Le regioni meno dinamiche risultano il Piemonte e la Val d'Aosta (+1,9%) e la Lombardia in cui si prevede una sostanziale stabilità (0,0%).
Occupazione - Nel 2006 il ritmo di creazione di posti di lavoro registrerà un lieve incremento (+0,6% rispetto al +0,4% atteso per il 2005). In media con la previsione dell'Italia sono Nord-Est, Centro e Mezzogiorno (+0,6%), mentre solo nel Nord-Ovest l'occupazione dovrebbe crescere ad un ritmo pari allo +0,4%. In particolare, Sicilia e Basilicata (+0,8%) seguite da Friuli Venezia Giulia, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Sardegna (+0,7%) sono le regioni che crescono al di sopra della media nazionale. Più contenuta, invece, la crescita in Lombardia (+0,4%), in Piemonte e in Calabria (+0,3%).
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