COMMERCIO ESTERO
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Import - export al 30/09/2005
Nei primi nove mesi del 2005 il valore delle esportazioni astigiane è ammontato a 718.878.102 euro ed ha evidenziato, dal confronto con l'analogo periodo del 2004, un incremento del 4,1%. Le importazioni, che risultano di 461.900.047 euro, risultano invece in flessione per il 3,8%.
L'industria metalmeccanica strumentale e l'industria alimentare si confermano quali settori trainanti dell'export astigiano.
La produzione di macchine ed apparecchi meccanici ha raggiunto un fatturato estero di 185.117.009 euro, valore che rappresenta il 16,4% in più di quello registrato nei primi nove mesi del 2004 e costituisce il 25,7% dell'export astigiano. Anche le esportazioni di macchine ed apparecchiature elettriche manifestano un trend in aumento: con vendite all'estero per 85.551.665 euro, hanno realizzato l'8,4% in più dello scorso anno.
I prodotti alimentari e le bevande si collocano al secondo posto tra i prodotti maggiormente esportati con vendite oltrecortina che rappresentano il 21,4% del totale export, pari ad un ammontare di 153.697.972 euro, superiore per il 7,6% dell'importo rilevato nei primi nove mesi del 2004.
Si osservano esportazioni di un certo rilievo a carico dell'industria dei prodotti in metallo (97.467.521 euro il 13,6% del totale) e per la costruzione di mezzi di trasporto (78.705.745 euro, il 10,9% del totale); entrambe le produzioni mettono però in rilievo una dinamica di flessione rispettivamente del 5,8 e 5,3 per cento.
Si osservano progressi, anche se i valori esportati non sono particolarmente rilevanti, per la produzione di articoli in gomma e di materie plastiche (+14,5%), per i prodotti chimici (+10,9%) e per il legno ed i prodotti in legno (+9,3%).
Si ridimensiona ulteriormente il mercato estero del settore del tessile-abbigliamento (-10%) e dei prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi (-38,8%).
L'analisi per Paese mette in luce la ripresa dell'export in alcuni importanti mercati. L'attuale trend attribuisce alla Germania il primato di mercato più importante per l'astigiano superando quello francese che, fino al 2004, è stato al primo posto sia per gli acquisti che per le vendite.
Le vendite in Germania hanno raggiunto un fatturato di 147.229.892 euro, vale a dire il 23,7% in più dello stesso periodo del 2004 e con una quota che rappresenta il 20,5% del totale export.
La Francia, con acquisti di prodotti astigiani per 146.253.406 euro, il 20,3% del totale, ha ridotto l'export del 5%. Anche il Regno Unito mette in evidenza un lieve cedimento (-2,1%), pur con acquisti ragguardevoli, ammontanti a 67.804.282 euro che rappresentano il 9,4% dell'export della provincia di Asti.
La Spagna si sta identificando quale mercato che offre le migliori capacità di crescita: le vendite risultano di 58 milioni di euro (8,1% del totale), il 16,3% in più della cifra risultante nell'analogo periodo dello scorso anno.
Nei Paesi dell'Europa centro orientale la bilancia commerciale è in pareggio, infatti sia l'import che l'export è stato di 66 milioni di euro ed è diminuito, rispetto allo scorso anno, del 25% per gli acquisti e del 14% per le vendite, mentre nei restanti Paesi europei la dinamica è sensibilmente negativa (-17,3%).
Il mercato estero astigiano mantiene una connotazione prevalentemente comunitaria: il 70% del valore esportato è destinato ai 15 Paesi dell'Unione Europea e raggiunge il 76,4% se si prende in considerazione l'allargamento dell'Unione Europa a 25 Paesi. L'interscambio complessivo delle imprese astigiane con tutti gli Stati dell'Europa fa rilevare un aumento medio del 2,8% ed è costituito da vendite per 598.051.781 euro e da acquisti per 381.270.600, valori che rappresentano rispettivamente l'83,1% e l'82,5% del totale.
Stanno riprendendo quota anche le esportazioni nel continente americano che ammontano complessivamente a 42.624.387 euro, il 5,9% dell'export astigiano, di cui il 64% negli Stati Uniti (+10,5%) ed il 27% nell'America Centro Meridionale.
Le esportazioni in Asia tendono a ridursi: con 43.890.602 euro di prodotti esportati esse accusano una flessione del 5,5%; nei paesi dell'Asia Orientale la flessione delle vendite è stata del 12%, in quelli dell'Asia Centrale del 20%, nel Medio Oriente si rileva invece un recupero del 27%. Appare in netta ripresa il mercato africano (+43%), sebbene i 27.010.356 euro fatturati rappresentino solo il 3,8% delle esportazioni astigiane. Anche in Australia si segnalano vendite di modesta entità, solo l'1% del valore totale, ma con una variazione su base annua estremamente positiva (+38%).
Sul fronte delle importazioni si osservano segni negativi per i prodotti provenienti dai Paesi europei (-7%) ed africani (-4%), a fronte di acquisti in forte aumento dal continente americano (+56%) ed asiatico (+21%). Le merci acquistate dalla Cina hanno raggiunto un importo notevole: 36.798.796 euro, l'8% del totale delle importazioni astigiane, il 34% in più dello scorso anno.
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