COMMERCIO
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Consistenza esercizi commerciali, alberghi e ristoranti
Consistenza Grande Distribuzione Organizzata
I dati Infocamere relativi alla consistenza della rete commerciale della provincia di Asti al 31 marzo 2006 evidenziano un totale di 7.113 esercizi di cui 5.790 sedi d'impresa e 1.323 unità locali. Il primo trimestre 2006 conferma la dinamica di crescita già registrata lo scorso anno con 166 nuovi esercizi pari ad un incremento medio su base annua del 2,4%. Il commercio al dettaglio conta 3.513 punti vendita, la metà del totale complessivo, e con 67 nuovi esercizi fa rilevare un incremento dell'1,9%. Il commercio all'ingrosso registra una consistenza di 1.118 esercizi pari al 16% del totale e fa registrare un incremento percentuale analogo al commercio al dettaglio. Il commercio di autoveicoli, motocicli e accessori e carburante passa da 431 esercizi alla data del 31/03/2005 agli attuali 436, facendo registrare un aumento percentuale più contenuto. In lieve flessione risultano gli intermediari del commercio che perdono 7 unità. La ristorazione, con 1.009 esercizi, evidenzia un tasso di crescita del 5,6% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Le strutture ricettive contano 132 unità, 26 in più rispetto al 31/03/2005, e segnano l'incremento più consistente (24%).
Secondo i dati provvisori del MAP riferiti al 31/12/2005, la Grande Distribuzione in provincia di Asti conta 28 minimercati per un totale di superficie destinata alla vendita di mq. 8.458, 36 supermercati con una superficie di vendita totale di mq. 33.666, due grandi magazzini (superficie vendita mq. 10.134) e 4 grandi superfici specializzate (mq. 10.567). Rispetto all'anno precedente si è registrato un incremento di 4 minimercati e 2 supermercati. Nonostante l'aumento del numero di esercizi, gli addetti complessivamente impiegati nella GDO sono passati da 1.012 nel 2004 a 994 facendo registrare una diminuzione dell'1,8%.
Dal monitoraggio del Centro Studi Unioncamere sulla Grande Distribuzione Organizzata emerge, nel primo bimestre 2006, un aumento del costo della spesa che fa nuovamente rallentare il volume delle vendite e il fatturato. Per quanto riguarda il Piemonte, nei primi due mesi dell'anno si riscontra una crescita del fatturato del 2,1% a fronte di un aumento medio del 3,8% registrato nel 2005. Il giro d'affari è sostenuto dai beni di largo consumo (drogheria alimentare, bevande, fresco, freddo, prodotti per la cura della casa, della persona, degli animali) che hanno registrato un incremento del 3,2% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, mentre il comparto non alimentare (tessile, abbigliamento, elettrodomestici, bazar) hanno fatto segnare una flessione dell'1,6%.
I risultati dell'inchiesta condotta dall'Isae (Istituto di Studi e Analisi Economica) su un campione di circa mille imprese della piccola e grande distribuzione con riferimento al mese di marzo evidenziano un peggioramento del clima di fiducia degli operatori del commercio al dettaglio. Prevalgono infatti giudizi negativi riguardo all'andamento delle vendite e al livello delle scorte. Nel contempo le previsioni relative alla dinamica degli ordini futuri lasciano emergere un moderato ottimismo, mentre si mantengono stazionarie le aspettative relative ai prezzi.
Sul fronte dei consumatori, l'indagine Isae su un campione di 2.000 intervistati evidenzia una battuta d'arresto dopo il miglioramento registrato a febbraio. Se da un lato appaiono lievemente più favorevoli le attese relative alla situazione economica nazionale, dall'altra risultano più critiche le valutazioni circa la convenienza del risparmio e l'evoluzione del mercato del lavoro.
Nel mese di marzo l'inflazione è rimasta stabile e si conferma quale tasso tendenziale (calcolato rispetto al corrispondente mese dell'anno precedente) il 2,1% già registrato a febbraio.
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