COMMERCIO
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Consistenza esercizi commerciali, alberghi e ristoranti della provincia di Asti
Consistenza della Grande Distribuzione in provincia di Asti
I dati Infocamere relativi al sistema distributivo della provincia di Asti evidenziano nell'anno 2006 un trend in aumento confermando la tendenza già rilevata negli anni passati. La consistenza degli esercizi commerciali astigiani alla data del 31/12/2006 ammonta a 5.827 sedi d'impresa e 1.387 unità locali per un totale di 7.214 esercizi. Rispetto al 2005 il saldo iscrizioni/cancellazioni è positivo per 134 unità pari ad un incremento percentuale dell'1,9%.
Esaminando la situazione con riferimento ai diversi comparti si osserva che il commercio al dettaglio conta 3.573 esercizi e rappresenta il 50% della consistenza totale. Rispetto all'anno precedente registra un saldo positivo per 66 unità, corrispondenti ad un incremento dell'1,9%.
In questo ambito la GDO comprende 27 minimercati, 37 supermercati, due grandi magazzini e quattro grandi superfici specializzate. Rispetto al 2005 la situazione è variata a seguito dell'insediamento, nel comune capoluogo, di un nuovo supermercato e della chiusura di un minimercato. La superficie destinata alla vendita ammonta, in totale a 64.983 mq. ed ha fatto rilevare un aumento del 3,4% rispetto all'anno precedente. La forza lavoro nei 70 esercizi classificati come GDO risulta di 1055 unità e mette in evidenza un trend di crescita (+6,1% sul 2005).
Il commercio all'ingrosso con 1.129 esercizi, l'1,4% in più dello scorso anno, rappresenta il 15,7% della consistenza totale. Cresce anche il numero delle attività di commercio autoveicoli, motocicli e accessori, carburante che registra 446 unità di vendita, 12 in più rispetto all'anno precedente. Diminuiscono invece di 24 unità gli intermediari del commercio che a fine anno fanno rilevare una consistenza di 883.
Le attività ricettive sono complessivamente 143 e fanno registrare, rispetto al 2005, l'incremento percentuale più consistente (+18%). In crescita anche i ristoranti che, con 1.040 esercizi, registrano un incremento del 4,2%.
L'indagine del Centro Studi Unioncamere sulla congiuntura delle piccole medie imprese commerciali nel IV trimestre 2006, evidenzia, rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente un incremento dello 0,4% dovuto unicamente alla dinamica registrata dalla grande distribuzione (+3,2%). Si riscontrano invece vendite in flessione per gli esercizi di medie dimensioni (-0,7%) e per i piccoli esercizi al dettaglio (-1,6%). A livello territoriale, il Nord-Ovest mette a segno risultati migliori di quelli nazionali con un incremento medio dell'1%. Sotto il profilo settoriale emergono dati positivi per il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, per i prodotti per la casa e gli elettrodomestici, mentre registrano una contrazione il settore dell'abbigliamento e accessori e gli altri prodotti non alimentari. Le aspettative per il 1° trimestre 2007 non sono ottimistiche con previsioni di segno negativo per tutti i settori.
L'indagine condotta dal Centro Studi Unioncamere in collaborazione con REF (Ricerche per l'Economia e la Finanza) sulla Grande Distribuzione Organizzata evidenzia per l'anno 2006 un incremento del fatturato pari al 2,8%. Tale crescita è da imputare in parte all'incremento delle vendite e in parte all'aumento dei prezzi. L'aumento dei volumi di vendita è dovuta però unicamente ai punti di vendita di nuova apertura, mentre si registra una contrazione del giro d'affari negli esercizi commerciali preesistenti. Nel VI bimestre il tasso di crescita del fatturato risulta superiore alla media dell'anno in ciascun comparto merceologico. In Piemonte la crescita delle vendite nel 2006 è stata un po' inferiore rispetto alla media nazionale (+2,3%), ma nell'ultimo bimestre dell'anno il fatturato è salito mediamente del 3,6% e ha raggiunto punte del 4% per quanto riguarda i reparti non alimentari (tessile ed abbigliamento, bazar, elettrodomestici).
Secondo l'indagine condotta dall'ISAE su un campione di circa 1.000 imprese della piccola e grande distribuzione, nel mese di dicembre 2006 scende il clima di fiducia dei commercianti italiani che esprimono opinioni pessimistiche in merito al volume futuro degli ordini e all'occupazione; le imprese giudicano in attenuazione la dinamica inflazionistica corrente, ma esprimono l'intenzione di aumentare i propri listini di vendita nel corso dei prossimi tre mesi. Il peggioramento della fiducia è particolarmente sentito dalla grande distribuzione.
L'inchiesta dell'ISAE rivolta ai consumatori evidenzia un miglioramento delle opinioni sul quadro economico generale del Paese. Cresce la fiducia dei consumatori in particolare nel Nord Ovest e nel Centro, mentre risultano più caute le valutazioni nel Mezzogiorno.
Il tasso di inflazione misurato dall'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività si è attestato nell'ultimo trimestre su valori inferiori rispetto alla restante parte dell'anno (1,8 nei mesi di ottobre e novembre e 1,9 a dicembre, a fronte di una media annua del 2,1%). Un significativo contributo al contenimento dell'inflazione deriva dalla flessione dei prezzi dei prodotti energetici registrata nell'ultimo trimestre.
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