Questo sito utilizza cookie per inviarti informazioni sulla nostra organizzazione in linea con i tuoi interessi/le tue preferenze e cookie di analisi statistica di terze parti anche per fini non tecnici. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui.
Se accedi ad un qualunque elemento soprastante questo banner acconsenti all'uso di tutti i cookie.

RIMUOVI

Versione solo testo - Camera di commercio di Asti, 10 dicembre 2023
Torna alla versione grafica - home

Commercio Estero



Asti, 10 dicembre 2023
Ultimo aggiornamento: 07.06.2007



Analisi economica provinciale



COMMERCIO ESTERO

Contenuto pagina

Import - export anno 2006

I dati sull'export astigiano per l'anno 2006 lasciano ben sperare sulle prospettive di ripresa: con 1.109.071.854 euro le vendite all'estero sono aumentate, rispetto al 2005, del 14,3%. Si tratta di un risultato importante, soprattutto se messo in rapporto ad una media nazionale del 9% ed a una media piemontese dell'8,4%.
Anche le importazioni mettono in evidenza una dinamica di aumento con acquisti per 777,46 milioni di euro, pari ad un incremento del 25% sull'anno precedente.
Il deciso incremento delle vendite all'estero denuncia una buona capacità di riposizionamento dei prodotti astigiani sui mercati.
L'effetto traino spetta alle macchine ed apparecchi meccanici con un fatturato estero di 284.724.676 euro, pari ad una crescita del 14,9% ed ai prodotti alimentari ed alle bevande con 239 milioni di euro, l'11,5% in più. Per il vino ed i distillati le esportazioni sono ammontate a 176.528.963 euro ed hanno evidenziato un aumento su base annua del 14,9%. Anche la produzione di prodotti in metalli e l'indotto auto fanno rilevare un trend positivo rispettivamente con un export di 164 milioni di euro (+26%) e di 120 milioni di euro (+16,4%). Rispetto all'anno precedente sono inoltre raddoppiate le vendite all'estero di prodotti chimici e fibre sintetiche (76,6 milioni di euro, +96,4%).
Accusano ancora cedimenti sull'estero il comparto elettromeccanico (-9,4%), il tessile-abbigliamento (-18%) e la lavorazione di minerali non metalliferi (-9,6%).
Si riscontra una sempre maggiore incidenza dei prodotti tradizionali e standard sul totale dell'export: con 676,3 milioni di euro i prodotti tradizionali costituiscono il 61% del totale, mettendo in rilievo un incremento del 19,3% sul 2005 mentre i prodotti specializzati ed high tech rappresentano il 39% del totale ed evidenziano un aumento del 7%.
L'Europa assorbe l'83,3% del "made in Asti" e fa rilevare maggiori acquisti nella misura del 14,7%. La Francia mantiene la prerogativa di miglior cliente con acquisti per 226,3 milioni di euro (+17,3%), segue la Germania con 212,4 milioni di euro (+6,1%). Si segnalano maggiori vendite soprattutto in Spagna (+19,5%) e nell'Europa Centro Orientale (+19,8%).
Nelle Americhe l'export astigiano ammonta a 64.751.168 euro (il 5,8% del totale) e sono gli Stati centro-meridionali a far rilevare maggiori acquisti (+45%) mentre si rilevano minori vendite negli Stati Uniti (-3,7%).
Il mercato asiatico ha decisamente superato il mercato americano con un fatturato di 76,4 milioni di euro, il 6,9% del
totale: la Cina ha ridotto gli acquisti (-20,4%), ma le imprese hanno recuperato con maggiori vendite in Giappone (+13,6%) ed a Hong Kong (+94%).
Procedendo ad esaminare le importazioni si osserva che sono rappresentate per il 74,6% da acquisti in area U.E.. Le importazioni di prodotti extra U.E. sono però passate dal 17,4% del 2003 al 25,4% del 2006. Dal confronto 2006/2005 si rileva un aumento del 20,3% per i Paesi U.E. e del 41.8% per l'import extra U.E..
I primi tre Paesi fornitori sono, nell'ordine, Germania con 137,87 milioni di euro, Francia con 134 milioni e Belgio con 117,57 milioni; in tutti e tre i mercati gli acquisti sono aumentati, nell'anno in esame rispettivamente del 29,6%, 6,9% e 19,2%.



Aiutaci a darti un servizio migliore
Valuta la qualità dei contenuti di questa pagina


Non � presente alcun ufficio di riferimento per questa pagina

[ inizio pagina ]