INDUSTRIA
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Indagine Giuria della Congiuntura - 2° Trimestre 2007
Nel secondo trimestre 2007 la produzione industriale astigiana ha registrato una crescita media dell'1% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Anche se l'andamento produttivo fa segnare un rallentamento rispetto ai risultati conseguiti nel trimestre precedente, si mantiene positivo il trend dei nuovi ordinativi interni ed esteri e permane stazionaria l'occupazione. E' quanto risulta dall'indagine congiunturale sull'industria manifatturiera condotta da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici Studi delle Camere di Commercio piemontesi, rivolta a un campione di 1.090 imprese per un numero complessivo di circa 51.430 addetti e 14,6 miliardi di euro di fatturato.
Le industrie meccaniche ed elettromeccaniche hanno registrato la migliore performance con un incremento produttivo del 4,9% rispetto all'analogo trimestre 2006, seguono le industrie chimiche e della gomma con una crescita del 4,4%. Evidenziano invece una battuta d'arresto le industrie alimentari con un calo di produzione del 3,8% da attribuire alla flessione del comparto vitivinicolo (-5,3%). Si mantiene invece su livelli stazionari la produzione per le altre industrie manifatturiere (tessile abbigliamento, carta, stampati, editoria, legno e mobili, lavorazione vetro e materiali da costruzione).
Con riferimento alla classe dimensionale, le piccole imprese da 10 a 49 addetti e le grandi imprese oltre 250 addetti registrano la maggiore crescita produttiva (+1,8%), mentre risulta stazionaria la situazione per le medie imprese da 50 a 249 addetti.
Alla crescita produttiva corrisponde un aumento del volume d'affari in particolare per le industrie metalmeccaniche.
Il grado medio di utilizzazione degli impianti è del 75,1% e registra una lieve flessione rispetto al trimestre precedente. Migliora rispetto al primo trimestre dell'anno la situazione degli ordinativi interni in particolare per le industrie chimiche e della gomma (+4,8%). Positiva anche la domanda estera che fa segnare un incremento degli ordinativi del 4,4%. A registrare un buon sviluppo del mercato estero sono le aziende alimentari (+4,1%) e le altre industrie manifatturiere (tessile abbigliamento, carta, stampati, editoria, legno e mobili, lavorazione vetro e materiali da costruzione, +9,4%).
La quota media di export conseguita nel trimestre rispetto al totale del fatturato è del 33,9%, percentuale che sale al 49% per le industrie delle bevande e al 43% per le industrie chimiche e della gomma.
Sul fronte occupazionale la provincia di Asti presenta una situazione stabile rispetto all'analogo trimestre dell'anno precedente (+0,2%). Sono le imprese di piccole dimensioni (10-49 addetti) a garantire la tenuta occupazionale compensando i dati in lieve calo evidenziati dalle aziende di più grande dimensione.
Variazione % della produzione industriale rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente
L'indice della produzione industriale
A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte ha deciso di effettuare elaborazioni specifiche sui dati congiunturali, uniformandosi alla metodologia adottata dall'Istat. In particolare, è stato calcolato un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-Seats). Questo consente di tenere conto del diverso numero di giorni lavorativi dei singoli mesi e dell'effetto dovuto alle festività infrasettimanali.
Nel II trimestre 2007 l'indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 107,4 con un incremento, come già evidenziato in precedenza, dell'1,03% rispetto al II trimestre del 2006.
L'indice della produzione corretto per giorni lavorativi ha registrato, invece, un aumento dello 0,7% (i giorni lavorativi sono stati 62 contro i 61 del II trimestre 2006), mentre l'indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 110,9 e ha determinato una variazione rispetto al trimestre precedente pari a -1,8%.
Indice della produzione industriale (base anno 2000=100) nel II trimestre 2007
Prospettive future
Le previsioni espresse dagli imprenditori per il periodo aprile-settembre 2007, evidenziano un cauto ottimismo per quanto riguarda la produzione. Il 34,2% degli operatori si aspetta infatti una crescita produttiva, a fronte del 43,6% che prevede stazionarietà e del restante 22,2% che ipotizza un calo. Le aspettative più positive provengono dal settore alimentare e da quello metalmeccanico. Se si considera il saldo ottimisti/pessimisti la situazione previsionale non si discosta da quella del trimestre precedente.
Le attese circa la domanda interna ed estera sono all'insegna della stazionarietà e si riduce rispetto al trimestre precedente il numero di coloro che prevedono un aumento degli ordinativi. Le imprese metalmeccaniche e quelle alimentari esprimono giudizi più positivi sia per quanto riguarda il mercato estero che per quello interno, mentre nessuna impresa del settore chimico, gomma e plastica ipotizza aumenti della domanda sia interna che estera.
Il 73% delle imprese non prevede di variare i prezzi di vendita mentre il 20,9% propende per un aumento e il soltanto il 6,1% prospetta una diminuzione.
Le previsioni sull'occupazione sono improntate alla stazionarietà. Rispetto al trimestre precedente, passa infatti dal 74,6 all'81,9 la percentuale delle imprese che non intendono variare l'organico e diminuisce anche la quota di coloro che si dichiarano disponibili a nuove assunzioni.
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