MERCATO DEL LAVORO
Contenuto pagina
Disoccupati in provincia di Asti al 31/12/2007
Al 31/12/2007 risultano iscritti al Centro per l'Impiego della Provincia di Asti 14.956 disoccupati, di cui 6.153 uomini e 8.803 donne: ancora una volta sono le "quote rosa", circa il 60% del totale, ad avere maggiori difficoltà a trovare un'occupazione.
Gli extracomunitari sono complessivamente 2.328 (1.210 uomini e 1.118 donne) e costituiscono il 16% del totale. Gli iscritti provenienti dai 27 Paesi dell'Unione Europea sono 825, 281 uomini e 544 donne.
Da un'analisi più approfondita delle principali caratteristiche degli iscritti al Centro per l'Impiego risulta che 10.277 iscrizioni, pari al 68,7%, sono costituite da soggetti che hanno perso una precedente occupazione, mentre 3.376 iscrizioni sono rappresentate da soggetti alla ricerca di una prima occupazione (22,6% del totale); seguono i precari con 546 iscrizioni (3,7%), gli iscritti nelle liste di mobilità (500 unità, pari al 3,3%) e gli occupati senza contratto (257 unità, pari all'1,7%).
Dal punto di vista del titolo di studio si osserva che il 51,4% degli iscritti ha frequentato la scuola dell'obbligo, il 19,2% ha conseguito il diploma di scuola media di secondo grado, il 4,4% è in possesso di un titolo universitario, mentre il 3,3% dispone di una qualifica professionale. Rappresentano il 21,7% gli iscritti che non possiedono alcun titolo di studio con 3.241 unità, di cui 2.127 sono extracomunitari.
Infine dall'analisi relativa alla classe di età risulta che il 70,5% ha più di 29 anni ed è costituito, soprattutto, da soggetti che tentano di reinserirsi nel mondo del lavoro dopo aver perso una precedente occupazione. Il 16,3% ha un'età compresa tra i 15 ed i 24 anni, mentre il 13,2% è rappresentato da soggetti appartenenti alla fascia di età inclusa tra i 25 ed i 29 anni.
Dinamica avviamenti e cessazioni per settore di provenienza
Il Centro per l'Impiego della Provincia di Asti ha registrato, durante l'anno 2007, 29.825 avviamenti e 34.246 cessazioni, riscontrando un saldo negativo di 4.421 unità. La flessibilità occupazionale è sempre più elevata in presenza di un mercato del lavoro indirizzato prevalentemente a contratti a termine.
Dall'esame della tipologia contrattuale infatti si osserva che oltre il 78% degli avviamenti ha assunto la forma di contratto a tempo determinato, mentre i contratti part-time hanno registrato il 23% sul totale degli avviamenti.
Il settore del terziario si è fatto carico del 60% degli avviamenti e del 59% delle cessazioni con un saldo negativo di 2.296 unità. E' in questo settore che si rileva il maggior numero di avviamenti femminili, che ammontano a 11.686 a fronte di 6.211 avviamenti maschili.
L'industria ha registrato 6.746 nuovi contratti di lavoro a fronte di 8.769 cessazioni, con un conseguente saldo negativo di 2.023 unità.
Il settore agricolo registra un saldo minore, ma pur sempre negativo: con 4.594 assunzioni e 4.767 cessazioni, esso ammonta a -173 unità.
Solo la Pubblica Amministrazione evidenzia una variazione positiva: le assunzioni sono pari a 588 unità, in maggioranza femminili, mentre le cessazioni sono 517.
Modalità di avviamento
[ inizio pagina ]
Aiutaci a darti un servizio migliore
Valuta la qualità dei contenuti di questa pagina
Non � presente alcun ufficio di riferimento per questa pagina