INDUSTRIA
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Andamento congiunturale industria manifatturiera
Nel IV trimestre 2009 l'Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera ha rilevato per la provincia di Asti una flessione della produzione del 10,08% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
La rilevazione è stata condotta nei mesi di gennaio e febbraio 2010 con riferimento ai dati del periodo ottobre-dicembre 2009 e ha coinvolto 977 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 91.586 addetti ed un fatturato pari a circa 51 miliardi di euro.
La provincia di Asti si pone all'ultimo posto della classifica regionale, e al di sotto della media regionale (-6%); tuttavia prendendo in considerazione l'andamento dei trimestri precedenti emerge una dinamica volta al miglioramento. Il primo trimestre ha segnato il picco più basso con una contrazione della produzione pari a -26,3%, nel trimestre successivo si è registrata una flessione del 24,3% che nel terzo trimestre si è attestata a -17,9%.
Sotto il profilo settoriale evidenziano maggiori difficoltà le imprese elettromeccaniche che registrano un calo di produzione del 13,7% e le industrie chimiche e della gomma (-11,5%). Il settore alimentare, rappresentato in particolare dal comparto vinicolo, dimostra una maggiore capacità di tenuta, facendo registrare una contrazione dell'1%.
Sotto il profilo dimensionale, sono le aziende da 50 a 249 addetti a denunciare maggiori difficoltà (-13,5%), seguite dalle imprese più piccole (da 10 a 49 addetti) che registrano un calo produttivo del 9,9%.
All'incremento produttivo corrisponde un aumento del grado medio di utilizzo degli impianti che nell'ultimo trimestre 2009 si è attestato al 68,0%, facendo registrare una crescita di circa 7 punti percentuali rispetto al primo trimestre dell'anno.
In aumento rispetto al trimestre precedente anche gli ordinativi in particolare per quanto riguarda il mercato interno (+12,8%) e in misura più contenuta per l'estero (+2,8%).
Il dato sulla variazione dell'occupazione si attesta a -1,2%, a fronte di -3,4% dell'anno precedente.
Le aspettative degli operatori economici astigiani sono meno sfavorevoli rispetto ai trimestri precedenti, sebbene il saldo tra ottimisti e pessimisti resti complessivamente negativo per la maggior parte degli indicatori.
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