CREDITO
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Impieghi-depositi-sofferenze per settore della provincia di Asti al 31/12/2002
Sportelli bancari operanti nella provincia di Asti al 31/12/2002
Al 31 dicembre 2002 risultavano operanti in provincia di Asti 151 sportelli bancari, di cui 48 nel comune capoluogo, 35 insediati nei comuni con più di 3000 abitanti e 68 localizzati in altri comuni. Nel corso del 2002 sono state aperte quattro nuove unità operative.
I dati sono forniti dalla locale sede della Banca d´Italia e si riferiscono al 31 dicembre 2002. A tale data l´importo degli investimenti della provincia di Asti è ammontato a 2.694.242.000 euro ed ha fatto rilevare, rispetto alla stessa data dell´anno precedente, il 9,03% in più.
In un momento di incertezza congiunturale appare scontata la notevole componente di fruitori di credito al consumo individuati nelle "famiglie consumatrici e istituzioni no profit"; con un totale di
886.941.000 euro gli investimenti effettuati da questa categoria costituiscono il 32,9% degli impieghi totali della provincia di Asti ed evidenziano un tasso di aumento annuo del 13,2%.
I finanziamenti destinati ad investimenti sono stati indirizzati soprattutto a favore delle attività commerciali e dei servizi: il relativo ammontare pari a 687.487.000 euro ha evidenziato, rispetto alla stessa data dell´anno precedente, l´aumento del 10%. Seguono i finanziamenti al settore industriale risultanti, al 31/12/2002, di 657.892.000 euro, solo il 2,7% in più rispetto ad un anno fa. Per il settore agricolo gli impieghi ammontano, in totale, a 218.202.000 euro e si attestano sui livelli dello scorso anno. Risultano invece in aumento le aperture di credito a favore delle opere edili pubbliche e private che, con un importo di 193.713.000 euro, evidenziano un incremento del 15,4%.
Sul fronte dei depositi si registra, da un ammontare di 2.101.787.000 euro, il 16,9% in meno rispetto al 31/12/2000; ciò sottolinea una maggiore esigenza di liquidità ed una minore propensione al risparmio. I sintomi più evidenti si avvertono nei confronti delle famiglie consumatrici e delle
istituzioni senza fini di lucro i cui depositi sono ammontati a 1.653.397.000 euro, il 21,3% in meno di un anno fa. Appare invece positivo l´andamento delle somme depositate da parte delle imprese e delle famiglie produttrici, il cui importo di 405.126.000 euro rappresenta infatti il 5% in più della consistenza dello scorso anno.
Al 31 dicembre 2002 si definisce un rapporto impieghi/depositi di 128,2, di per sé elevato ma che di fatto si determina non tanto dall´aumento degli investimenti quanto dalla flessione dei depositi e da esigenze di liquidità.
Altrettanto critica è la situazione delle sofferenze. Gli istituti di credito locali denunciano alla data del 31/12/2002 un ammontare di sofferenze di 136.668.000 euro, contro i 122.519.000 euro dell´anno precedente, mettendo in evidenza un aumento dell´11,5%.
Sono le attività connesse al commercio ed ai servizi a costituire il settore più instabile con sofferenze per 32.612.000 euro (+9%), seguono le imprese industriali con 28.155.000 (+5,8%). L´agricoltura registra, con un importo totale in sofferenza di 22.558.000, un livello meno elevato rispetto al commercio ed all´industria, ma un tasso di aumento rilevante (+20,7%) rispetto all´anno 2001. Anche l´edilizia, con sofferenze per 11.641.000 euro, ha evidenziato un peggioramento dello scoperto del 14%.
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