CREDITO
Contenuto pagina
Impieghi, depositi e sofferenze per settore in provincia di Asti al 31/03/2003 (formato .pdf)
Le aperture di credito ed i finanziamenti concessi dal sistema creditizio astigiano e risultanti alla data del 31/03/2003 sono ammontati a 2.715 milioni di euro ed hanno fatto rilevare, con 243,8 milioni in più rispetto al 31/03/2002, un incremento pari al 9,8%.
La richiesta più consistente proviene dalle famiglie e dalle istituzioni no profit con un ammontare che sfiora i 900 milioni di euro e che supera per il 12,6% l´intervento finanziario rilevato alla stessa data dell´anno precedente.
Nell´ambito delle attività produttive emerge la consistente domanda di liquidità proveniente dal settore terziario, pari a 684 milioni di euro, con un incremento del 9,4% sul 31/03/2002.
Gli impieghi del comparto manifatturiero risultano di 652,6 milioni di euro e sono aumentati, rispetto ad un anno fa del 4,5%. Mentre l´edilizia e la costruzione di opere pubbliche ha richiesto finanziamenti per più di 200 milioni di euro (+21,1%).
Anche le richieste di finanziamento del settore agricolo tendono ad aumentare: con 224,8 milioni di euro investiti l´incremento rispetto allo scorso anno è stato del 5,7%.Le somme disponibili derivanti dai depositi sono ammontate alla data in esame a 2.054,4 milioni di euro e rispetto al 31/03/2002 si registra un aumento del 2,8%. I risparmi delle famiglie ed i depositi delle istituzioni senza fini di lucro, con 1.612 milioni di euro, rappresentano il 78,5% del totale depositi. Si osserva da una lieve variazione annua (+0,53%), una scarsa propensione al risparmio che, messa in relazione con una diffusa flessione delle vendite, lascia intendere una diminuzione del potere di acquisto.
E´ invece migliorata la liquidità di competenza delle attività produttive, pari a 385,1 milioni di euro, importo che mette in rilievo un aumento del 7,8%.
Il sensibile aumento degli impieghi a fronte di un non proporzionale aumento dei depositi ha determinato un rapporto impieghi/depositi pari a 132,16, con una variazione rispetto al trimestre precedente di 6,87 punti percentuali.
Al 31/03/2003 si rileva inoltre una situazione di sofferenza per 138,5 milioni di euro, importo superiore per il 7,9% al valore delle sofferenze registrate a fine marzo 2002. Il 30% delle sofferenze proviene dalle famiglie per le quali si rileva un aumento del 10%. Nell´ambito delle imprese le difficoltà maggiori si riscontrano nel terziario con il 24% delle sofferenze e con un tasso di aumento su base annua del 5,4%, segue l´industria con il 21,5% ma con un aumento limitato all´1,7%.
Si osserva un sensibile aumento delle sofferenze per il settore agricolo (+13,8%) e per l´edilizia (+15,9%), costituenti rispettivamente il 15,5% ed il 9% dell´importo totale in sofferenza.
[ inizio pagina ]
Aiutaci a darti un servizio migliore
Valuta la qualità dei contenuti di questa pagina
Non � presente alcun ufficio di riferimento per questa pagina