TURISMO
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Arrivi-presenze strutture ricettive al 30/09/2003
Dai dati pervenuti dall´Ufficio Turismo della Provincia di Asti risulta, nel periodo gennaio-settembre 2003, un flusso turistico in arrivo di 58.236 unità, solo 175 unità in più dell´analogo periodo dello scorso anno (+0,30%). Sono stati registrati 30.780 turisti italiani e 27.456 stranieri, il 47,2% degli arrivi. Mentre gli ospiti italiani sono aumentati del 2,76%, gli stranieri sono diminuiti del 2,32%. La situazione appare più positiva dal lato presenze che, con un totale di 142.801 unità, mette in evidenza un aumento del 6,15%. Le presenze sono da attribuire per il 51,6% a stranieri e per il 48,4% ad italiani.
Con riferimento alla tipologia della struttura si osserva una differenziazione di andamento: gli alberghi, in cui si concentra il 68% degli arrivi ed il 61% delle presenze, hanno accusato una flessione del 7% della propria clientela mentre nelle altre strutture ricettive (agriturismi, bed & breakfast, case vacanze) sono risultati in sensibile aumento sia il numero degli ospiti (+20,41%) sia le giornate di presenza (+34,63%). Di conseguenza il tempo medio di permanenza è rimasto stabile negli alberghi (2,2 giorni) ed è aumentato negli esercizi extralberghieri a 2,96 giorni contro i 2,65 giorni rilevati nel 2002.
Arrivi-presenze strutture ricettive III° trimestre 2003
Focalizzando l´attenzione sul terzo trimestre 2003 si rileva una consistenza di 24.234 arrivi ed un ammontare di 64.636 presenze, rispettivamente lo 0,96% ed il 3,73% in più dello stesso periodo dello scorso anno. Per tipo di struttura si conferma sia la flessione degli arrivi (-5,98%) ed ancor più delle presenze (-12,87%) negli alberghi sia il trend evolutivo degli esercizi extralberghieri con un aumento del 15,54% delle persone ospitate e del 35,9% con riferimento ai soggiorni.
I dati confermano la connotazione di passaggio e di lavoro del movimento turistico astigiano. Sono gli stranieri a registrare soggiorni più lunghi, con periodi medi compresi tra 2,3 e 3 giorni.
L´attuale situazione di crisi generale e la conseguente minore capacità di spesa dei consumatori ha sicuramente influito nel cedimento della domanda del settore alberghiero.
Si riscontra comunque nei confronti degli operatori un notevole impegno in investimenti per ristrutturazioni, ammodernamenti e nuovi insediamenti anche in virtù del fatto che le politiche di marketing del territorio tendono ad orientarsi nella promozione di un´offerta turistica che integri le attrazioni del territorio e le eccellenze produttive.
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